Un titolo che non vuol dire un quazzo ma ci ricorda il gusto amaro di un papocchio che è capitato mandar giù al Bio Pfeiler, quando vicino ad una via storica (maison Giacomelli-Greco, annata 1985) ne viene aperta una nuova, incrociandola con nuove soste.
Tra l’altro una nuova possibilità decisamente bruttina se confrontata alle altre salite del Bio Pfeiler (nonostante le 4* affibiatele sulla nuova guida Filidor). Tra esse troviamo a destra di “Miki” una via a firma Gian Carlo Grassi (“Berg Sea” 6B max, 1986, quasi interamente in diedri fessurati e per ora rimasta fortunatamente inalterata).
La “Snoopy” invece è stata risistemata alle soste con l’aggiunta di almeno un fix e sostituiti i vecchi spit, pochi, lasciandole un gusto decisamente “new trad” come direbbero nell’Ovest. Dopo gli evidenti errori di percorso, avremo le idee chiarite solo a posteriori, dopo un veloce passaggio al rifugio per cercare ragguagli.
Partiamo sull’onda del colore giallorosso granit così tipico di alcuni settori del Bianco tanto da farci sentire anche la sabbiolina sotto le suole. Diedri e fessure a volontà: la scelta è difficile se non ci fossero i pochi fix a guidarci e giunti a metà salita, infatti, complici un fix di direzione della nuova via “Diedro dimenticato” e una sosta poco visibile dal basso, sbagliamo strada. Un primo corto muretto ci manda verso una dülfer orrenda, stretta, molto bassa da afferrare e con troppi fix (perchè decisamente mal proteggibile) che ci fa capire di essere ben lontani dalla caratteristica placca rossa stondata con “superba” dülfer di cui avevamo letto i commenti. Troppo tardi, vediamo sfilare più in basso al termine di una placca inclinata la sosta corretta e la bella fessura che era il nostro obbiettivo.
NOTE:
- dalla Capanna Albigna contare 1 ora per l’avvicinamento. Il sentiero parte dietro il rifugio dove si presenta un trivio: a sinistra si va verso il passo Casnile, in mezzo verso il Bio Pfeiler, a destra in orizzontale nel vallone morenico che scende dalla punta Albigna. Dopo circa mezz’ora di cammino piegare a destra verso il Bio Pfeiler seguendo i numerosi ometti che consentono di attraversare la pietraia con grossi blocchi.
- gli attacchi sono ben segnati alla base con scritta in vernice rossa.
- mezze corde non indispensabili, la discesa è a piedi, le soste della via Snoopy andrebbero collegate per poter agganciare le calate.
- necessaria serie di friends tipo Camalot da #0.3 a #2, noi abbiamo raddoppiato #0.3, #0.4 e #0.5.
- un paio di dadi alle soste li abbiamo serrati con chiave del 17 perchè allentati.
- il primo tiro è consigliabile farlo molto lungo (circa 55m) fino a alla base di un caratteristico strapiombo squadrato, inciso da due fessure; sosta scomoda ma consente di gestire meglio gli attriti e tenere a vista il primo di cordata sul tiro successivo (sostenuto).
RELAZIONE E SCHIZZO DELLA VIA: