Diedro Armani

Val d’Ambiez (Brenta) – Torre d’Ambiez (2840m)

M. Armani, E. Gasperini (1938)

Parete Est, 260m, 9 tiri, D (V)

Logica e classica arrampicata dolomitica, opera di Matteo Armani, poco conosciuto apritore degli anni Trenta del XX secolo, attivo nel gruppo del Brenta.

icona    ACCESSO

Da San Lorenzo in Banale (TN) seguire le indicazioni per la Val d’Ambiez fino al Bar Dolomiti (parcheggio, circa 850m di quota). La Val d’Ambiez e` percorsa da una ripida strada chiusa al traffico non autorizzato. Da qui al Rifugio al Cacciatore (1821m, disponibile un servizio navetta in jeep, meglio prenotare! Altrimenti e` una bella scarpinata di circa 1000m di dislivello, spesso su fondo cementato) e poi al Rifugio Agostini (2410m) per sentiero o per la carreggiabile di servizio (1÷1.5 h dal Cacciatore).

Dall’Agostini seguire il sentiero Brentari n.358 che rimonta le pietraie alla base della Torre. Nel punto in cui il sentiero si avvicina maggiormente alla parete, un grosso ometto indica la traccia che porta allo spigoletto di attacco (circa 30’), poco a destra di un enorme camino. La via inizia in comune con la piu’ recente via Anna, di cui si nota un chiodo con cordino a pochi metri da terra

icona    ATTREZZATURA

Via classica attrezzata molto bene alle soste; uno spit, un friend incastrato (inutile provarci…) e qualche chiodo e cordone sui tiri, protezioni facilmente integrabili con una normale serie di dadi e friend con relativi cordini. Martello e chiodi non necessari ma sempre utili.

icona   DISCESA

La soluzione apparentemente piu` logica e` in doppia lungo la via, vedere lo schizzo.

In generale le doppie sono lunghe e, causa l’attrito, possono dare qualche problema nel recupero. Attenzione a non cadere in tentazione saltando la S5 (cengia mediana) priva degli spit con anelli: il recupero delle corde potrebbe causare la caduta di grossi sassi dalla cengia stessa.

Altre possibilita` sono le calate sulla via Anna o sulla normale del versante Sud. Oppure uscire a piedi dalla cengia mediana dopo le prime doppie.

In ogni caso il pericolo di far cadere sassi rende queste soluzioni pericolose in presenza di altre cordate. Meglio informarsi al rifugio sulle tre calate del versante opposto che depositano sulla cengia della parete Est della Cima d’Ambiez: questa soluzione permette comunque di ripassare dall’attacco del diedro Armani per recuperare l’eventuale materiale lasciato alla base.

icona   VIA

Vedere lo schizzo e le seguenti note.

Tiro 1: non raggiungere il cordino ma puntare subito a destra in traverso per 10m, senza alzarsi troppo, poi dritti per canale e diedro. Sosta alla fine del diedro su comodo pulpito. (35m, V-, sosta su due spit con anelli)

Tiro 2: per il diedro obliquo a destra della sosta, al suo termine doppiare lo spigolo a destra e per risalti alla sosta sotto un diedro giallo (25m, V, sosta su due spit con anelli)

Tiro 3: per il diedro giallo per poi uscirne subito a destra e per salti verticali alla sosta su ampia cengia (30m, IV, sosta su spit con anello e chiodo)

Tiro 4: spostarsi a sinistra e seguire le fessure leggermente strapiombanti fino sotto a un camino (25m, V, sosta su due spit con anelli)

Tiro 5: nel camino, superando la strozzatura un po’ ostica proprio all’inizio, al termine si esce a sinistra e per balze si raggiunge la grossa cengia mediana (verso sinistra si esce dalla parete raggiungendo il sentiero attrezzato Castiglioni). La sosta e` un po’ a destra su clessidra (30m, IV+, sosta su clessidra con cordoni e maglia rapida)

Tiro 6: dritti per il diedro sovrastante fino alla sosta (40m, IV+, sosta su due spit con anelli)

Tiro 7: sempre per il diedro, uscirne poi a sinistra (vecchia sosta su chiodi) e per salti verticali fin sotto a uno strapiombo, sosta a destra su pulpito (40m, IV+, sosta su due spit con anelli)

Tiro 8: continuare nel diedro-canale via via piu` facile fino a una zona di cenge poco sotto la cima (25m, IV+, sosta su chiodi con cordoni e maglia rapida)

Tiro 9: in diagonale a sinistra fino alla piatta cima (10m, III, sosta su chiodi con cordoni e maglia rapida)

 

Nota: la relazione è riferita a una ripetizione del Agosto 2017. A cura di Robi

Schizzo Diedro Armani